NIBBIO BRUNO
(Milvus migrans)
"L'è rriaà ll Pujan"! E' così che la gente delle zone intorno a Lecco hanno sempre chiamato il Nibbio bruno; non distinguevano le specie nemmeno i cacciatori, che avrebbero dovuto essere, perlomeno in teoria, un po' più esperti.
La Poiana e il Nibbio bruno erano considerati, in modo molto superficiale, la stessa specie; c'è anche da dire che negli anni passati le conoscenze in campo ornitologico erano molto scarse, e riservate prevalentemente agli studiosi.
Quando vedi arrivare il Nibbio bruno, capisci che l'inverno è oramai finito e la primavera arriverà prepotentemente, portando con lei nuovi e numerosi arrivi di uccelli, che già da parecchi giorni, se non mesi, hanno già intrapreso questo lungo e pericoloso viaggio.
Lo riconosci per quella sagoma scura, la coda leggermente forcuta e le sue lunghe ali rettangolari che durante i suoi lunghi volteggi, tiene di solito un po in basso e all'indietro.
Vedere il Nibbio veleggiare sulle termiche ascensionali all'inizio della primavera, è quel segnale che si aspetta con trepidazione, perché rappresenta il momento di partenza di una stagione ricca di emozioni; con il binocolo sempre al collo e il cannocchiale con il suo cavalletto sulle spalle, pronti a scrutare tutti gli anfratti fra i boschi, gli arbusteti e le zone umide; oppure sulle impervie rocce delle montagne, a sudare e a far fatica magari per un singolo e fugace avvistamento.
Ecco è questo che rappresenta l'arrivo del Nibbio bruno!
Senza dimenticare che è lui stesso a regalarci momenti con immagini indimenticabili.
Vederlo nel tardo pomeriggio, poco prima del tramonto del sole, sfiorare la superficie del lago per agguantare con presa rapida e sicura un pesce morto o imprudentemente troppo in superficie.
E poi il corteggiamento, fatto di volteggi e di picchiate, di finti attacchi verso il partner, il quale replica roteando su se stesso mostrando gli artigli.
Ecco è questo che rappresenta l'arrivo del Nibbio bruno!
Senza dimenticare che è lui stesso a regalarci momenti con immagini indimenticabili.
Vederlo nel tardo pomeriggio, poco prima del tramonto del sole, sfiorare la superficie del lago per agguantare con presa rapida e sicura un pesce morto o imprudentemente troppo in superficie.
E poi il corteggiamento, fatto di volteggi e di picchiate, di finti attacchi verso il partner, il quale replica roteando su se stesso mostrando gli artigli.
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