LUPO

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domenica 23 dicembre 2012



                       MERLO DAL COLLARE
                                (Turdus torquatus)


Il Merlo di montagna!!
In effetti forma e dimensioni coincidono con il cugino che vive ad altitudini inferiori; è solo quel vistoso collare bianco che lo contraddistingue e lo rende riconoscibile anche da lontano.
Certo......prima di vederlo se ne ode distintamente il tipico verso; semplice e ripetitivo, quasi monotono, ma che riempie le silenziose valli, oramai con boschi radi per via del limite altitudinale superiore, dove Ontani e praterie alpine disegnano il paesaggio al di sopra dei 1300/1500 metri di altitudine.





Mette in mostra il bel bavaglio bianco, posizionandosi sulla cima di un Abete o sulla sommità di una roccia, per attirare una femmina; e lo fa con determinazione, continuando per lungo tempo ad emettere il caratteristico verso, rivolgendosi in tutte le direzioni, affinchè il suo messaggio canoro possa essere percepito anche dalla più lontana femmina presente sul territorio.






Quando poi arrivano i pulcini nel nido, allora comincia un'altra frenetica attività: quella dell'alimentazione dei pulli.

Se nelle vicinanze si trova uno stagno dove le mucche al pascolo vanno ad abbeverarsi, intorno ad esso si forma una rigogliosa vegetazione erbacea che consente ad una innumerevole  varietà di insetti di vivere e riprodursi.
Diventa questo ambiente il luogo ideale di caccia, dove il Merlo dal collare riesce a procurarsi una quantità di larve e di insetti  che garantisce un sicuro e continuativo rifornimento alle bocche affamate dei suoi pulcini nel nido.
Se si ha pazienza di osservare nei pressi di questi laghetti l'attività del Merlo dal collare, si noterà un andirivieni continuo ma, soprattutto si noterà l'incredibile quantità di insetti e larve che riesce a trattenere nel becco, frutto di meticolose esplorazioni nella fitta vegetazione ai margini delle acque del laghetto.
Se però, nota un'intruso, potenziale predatore nelle vicinanze del nido, il suo comportamento si fa prudente (questo tipico atteggiamento è comune anche in altre specie di uccelli) e, lo si vedrà posarsi distante dal punto dove è ubicato il nido e, con fare nervoso, emetterà dei versi di allarme nonostante il becco pieno di insetti. Poi si sposterà su di un altro posatoio, ma sempre distante dal nido, manifestando sempre molto nervosismo e, poi su di un'altro posatoio ancora.................!
A questo punto l'osservatore "coscenzioso" DEVE!!! abbandonare la sua posizione ed allontanarsi, permettendo al genitore di poter accedere con sicurezza al nido e poter alimentare i pulcini affamati.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: nel momento in cui ci si rende conto che la nostra presenza rappresenta un disturbo troppo evidente, immediatamente bisogna abbandonare il posto in cui ci si trova, e raggiungere una posizione di sicurezza, dove l'animale non percepisce più la condizione di pericolo.
Rinunciare alla "foto a tutti i costi", perchè un'altra occasione capiterà ancora; ma soprattutto, bisogna ricordarsi che INNANZITUTTO va salvaguardata l'integrità e il benessere dell'animale che abbiamo di fronte.
Rinunciare all'egoismo , è la regola che soltanto i "grandi" sanno mettere in atto,





                                                             GUARDA VIDEO:





















                   
  Quì di seguito, un tipico ambiente frequentato dal Merlo dal collare, in periodo riproduttivo.



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