(Ardea cinerea)
E' un cacciatore paziente, aspetta per lungo tempo appostato e immobile che una preda gli passi nelle vicinanze, dopodichè una macchina da preda micidiale si mette in moto con rapidità e precisione impressionante.
Non ha importanza se tratta di un Topo, di una Rana, di un Pesce, di una Biscia, o addirittura di un pulcino di qualche specie di Anatidi che nidifica fra la vegetazione fluviale o lacuale.
Il suo lungo becco è una fiocina di impressionante precisione ed efficienza, infatti una volta fiocinata o beccata, la preda non ha più scampo; la gira e la rigira, la sbatte e la scuote fino a sfinire le sue resistenze residue, dopodichè con un paio di piroette anche in volo, ingoia la preda rigorosamente dalla testa.
Nelle zone rivierasche dei nostri laghi e fiumi, questi uccelli sfruttano l'illuminazione delle strade e, sono stati spesso visti cacciare anche di notte. Nel periodo di "frega" di alcuni tipi di pesce, come i Cavedani che depongono le loro uova sulla ghiaia pulita delle spiaggette sulle rive, per gli Aironi c'è solo l'imbarazzo della scelta, e un'abbondanza di prede come in quelle occasioni non si possono lasciar perdere.
Non auguro a nessuno di incappare in un inconveniente, come quello che è occorso a me durante il passaggio sotto una Garzaia; i piccoli nel nido, spaventati da una presenza estranea, rigurgitano quanto hanno nel gozzo sul disturbatore sotto di loro.
Vi posso assicurare che se si viene investiti da questa pioggia fetida e appiccicosa, converrà poi buttare i vestiti, perchè non perderanno più quell'orrendo lezzo, anche dopo numerosi lavaggi.
Un consiglio importante è invece doveroso portarlo alla conoscenza di tutti: se dovesse capitarvi di trovare, durante le vostre escursioni, qualche esemplare di Airone (ma anche altri Ardeidi) ferito oppure con qualche problema che impedisce loro di fuggire, prestate molta attenzione!!
Questi uccelli quando vengono a contatto con soggetti che loro possono ritenere un predatore, hanno l'abitudine, come atto difensivo, di colpire con il becco gli occhi dell'aggressore.
Colpiti con quel becco appuntito, nelle migliori delle ipotesi questo comporta la perdita della vista su uno o entrambi gli occhi. Attenzione quindi!!!!!
La prima cosa da fare, se volete proprio intervenire, bisogna bloccargli la testa e porsi a distanza di sicurezza. Personalmente consiglio di allertare le autorità competenti (Nucleo Faunistico della Polizia Provinciale), perchè possano intervenire con competenza e professionalità in soccorso dell'animale ferito.
AIRONE BIANCO MAGGIORE
(Egretta alba)
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