giovedì 29 novembre 2012
CESENA
(TURDUS PILARIS)
Quando d'inverno, in prossimità di piante di Sorbo degli uccellatori, si sente uno schioccante verso : tciak-tciak-tciak-tciak emesso in rapida sequenza, alzando gli occhi al cielo ci si può aspettare uno spettacolo indimenticabile; uno stormo che può essere formato da diverse decine di esemplari di Cesena, che svolazza di ramo in ramo sulle piante nelle vicinanze, in attesa che il pericolo o l'eventuale disturbatore abbiano lasciato la zona per poter tornare rapidamente a fare scorpacciate di bacche succulente e nutrienti.
Finché in montagna le piante di Sorbo sono cariche di frutti, le Cesene sostano a quelle altitudini insieme ad altri Turdudi, fino a quando le piante fruttifere non sono state completamente spogliate. Dopodiché si spostano a quote più basse nella Pianura Padana alla ricerca di nuove piante cariche di bacche, soprattutto di piante di Caki, ma senza disdegnare lombrichi e invertebrati che ricerca sui terreni umidi in prossimità di aree boscate, ma anche all'interno di boschi radi.
E' bello vederla tranquilla con la pancia piena, sonnecchiare appallottolata sul ramo di una latifoglia, e riuscire a vedere con attenzione la colorazione del suo piumaggio; il petto macchiettato, come gli altri Tordi; il dorso marrone che contrasta con il groppone e il capo grigi; il becco giallo e il petto color giallo-ocra.
Questo uccello che viene dal lontano nord della Russia e della Scandinavia, quì da noi è oggetto di una caccia spietata, insensata e anacronistica.
Questo oggi non è più accettabile.
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