LUPO

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mercoledì 28 novembre 2012

                        PICCHIO VERDE
                          (Picus viridis)


Se non lo vedi, lo senti, per via del suo verso somigliante ad una sorta di risata " sghignazzata".






 Rispetto agli altri Picchi è più legato agli ambienti di campagna con prati stabili dove ricerca Formiche e larve di altri insetti che compongono la sua dieta.
Lo si vede frequentemente mentre attraversa un prato con volo ondulato, emettendo il suo tipico verso.





 Riuscire a vederlo con il binocolo dopo che si è posato su di un ramo o su un tronco di un albero, si può notare una mascherina nera intorno all'occhio e il vertice rosso molto appariscente.
Allo stesso modo degli altri Picchi usa il suo robusto becco per scavare il suo nido nei tronchi degli alberi, ma non solo, il becco gli serve per guidare la sua lunga lingua nelle fessure e negli anfratti più nascosti per catturare le sue prede; pensate che la sua lingua è diverse volte più lunga del becco e, una volta ritratta, si "raggomitola"in una cavità posta sul vertice del cranio.
La stessa lingua ha due particolarità: oltre ad essere ricoperta di una sostanza vischiosa, secreta da ghiandole mucifere, è dotata sulla punta di piccolissimi arpioni piliferi, utili a trattenere le larve di insetti e le Formiche che cattura infilando questa lunga lingua all'interno dei fori praticati nei tronchi e nel terreno.



Anche la coda è particolare: è composta da penne molto robuste, un vero e proprio "puntello" che gli permette di stare in equilibrio sul tronco dell'albero, una volta che ha afferrato la corteccia con i potenti unghioni che ha sulle zampe.










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